Curiosità scientifiche e non solo
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Già a 6 anni i bambini pensano che i maschi siano più bravi in informatica e ingegneria. Meno pregiudizi in altri campi STEM, come la matematica.

Il nostro modo di pensare, parlare ed educare i bambini è ancora talmente viziato da stereotipi di genere che, già a 6 anni, i piccoli sono portati a pensare che i ragazzi riescano meglio delle ragazze in informatica e ingegneria.

Lo rivela una meta-analisi degli studi sul tema pubblicata sullo Psychological Bulletin, secondo la quale – fortunatamente – questi vizi di pensiero su donne e scienza non riguardano tutte le discipline STEM (l’acronimo di science, technology, engineering and mathematics, cioè scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) allo stesso modo. Per esempio, gli stereotipi sulla matematica hanno meno connotazioni di genere.

Una sintesi degli ultimi 40 anni

Lo studio è stato condotto dall’American Institutes for Research (AIR) in un progetto finanziato dalla National Science Foundation statunitense per chiarire alcuni risultati contradditori sul tema degli stereotipi nelle discipline STEM – e capire meglio, per esempio, se questi pregiudizi interessino tutti i campi della scienza allo stesso modo e in che modo influenzino i percorsi di istruzione e le carriere delle ragazze.

Stereotipi già a 6 anni

Anche se a 6 anni, alla domanda su chi sia più bravo in informatica, la maggioranza dei bambini (43%) risponde che non ci sono differenze tra maschi e femmine, il 35% è convinto che i maschi riescano meglio e solo il 22% pensa che le femmine siano più portate.

Se la domanda riguarda l’ingegneria, il 52% dei bambini di 6 anni ritiene che sia un ambito più “da maschi”, il 39% che non vi siano differenze e solo il 10% che le ragazze siano più brave (anche se le figure femminili da prendere a modello non mancano: due su tutte, l’astronauta dell’ESA Samantha Cristoforetti e della “signora delle comete” Amalia Ercoli Finzi, prima donna in Italia ad essersi laureata nella facoltà di Ingegneria Aeronautica).

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Altre discipline, altri pregiudizi

Lo studio ha anche trovato che, ad ogni età, gli stereotipi di genere sulla matematica sembrano molto meno radicati rispetto a come appaiono in altre discipline STEM. A 6 anni, i bambini rispondono che in matematica sono più brave le ragazze nel 32% dei casi, i ragazzi nel 28%, nessuna differenza nel 40% dei casi.

Questo, nonostante la comune convinzione che sia ancora diffusa l’idea che le bambine sono meno brave in matematica rispetto ai bambini.

Inoltre, le ragazze sono considerate più brave nelle abilità verbali come leggere e scrivere: un pregiudizio che emerge attorno agli 8 anni e che col tempo si consolida.

Lavorare su chi educa

«La precoce comparsa di questi pregiudizi segnala che i bambini assorbono stereotipi sull’informatica e l’ingegneria a casa e in altri ambienti prima ancora di cominciare la scuola materna» spiega David Miller, primo autore dello studio.

«I genitori, gli educatori della prima infanzia e i programmi extrascolastici hanno un ruolo chiave nell’aiutarli a rivedere questa narrazione», per evitare che queste idee limitino le future aspirazioni delle ragazze in campi come l’intelligenza artificiale, il coding, l’ingegneria aerospaziale.

Fonti e approfondimenti