Earth Overshoot Day: Da oggi, 1° agosto, siamo in debito con il pianeta. Stiamo consumando l’equivalente di 1,7 pianeti all’anno.
Ogni anno il mondo tocca l’Earth Overshoot Day (EOD), senza avere nulla da festeggiare.
Earth Overshoot Day 2024
Oggi, 1° agosto 2024, è l’Earth Overshoot Day 2024. Il giorno simbolico rappresenta il superamento della capacità della Terra di rigenerare le risorse naturali nel corso di un anno. Questo evento, calcolato annualmente dal Global Footprint Network, evidenzia come in soli 7 mesi l’umanità abbia esaurito tutte le risorse che la Terra è in grado di produrre in 12 mesi.
A livello globale, il nostro consumo di risorse ha raggiunto l’equivalente di 1,7 pianeti ogni anno. Se le attuali tendenze di consumo e sfruttamento delle risorse dovessero continuare, si prevede che entro il 2030 avremo bisogno di due pianeti per sostenere le nostre abitudini e necessità.
Come viene calcolato l’EOD
La data dell’Earth Overshoot Day viene calcolata sin dai primi anni ’70 dal Global Footprint Network, un’organizzazione di ricerca internazionale che monitora l’impronta ecologia dell’uomo.
Per il calcolo, vengono presi in considerazione due valori:
- la biocapacità del pianeta, ovvero la quantità di risorse ecologiche che la Terra è in grado di generare in un anno,
- l‘impronta ecologica dell’umanità, che rappresenta la domanda globale di risorse.
La differenza tra i valori viene utilizzata per calcolare la data in cui il consumo delle risorse supera la capacità di rigenerazione del nostro Pianeta. Il risultato ottenuto viene infine moltiplicato per 365, i giorni di un anno, per determinare il giorno specifico in cui avviene questo sovrasfruttamento.
Questo vuol dire che da giovedì 1° agosto 2024 l’umanità ha già “finito” tutte le risorse che la Natura produce in un intero anno e inizia ad andare a debito. L’umanità, con i suoi oltre 8 miliardi di abitanti, consuma in quantità eccessive, oltre le capacità di rigenerazione (e riassorbimento) del Pianeta.
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L’Italia è in debito dal 19 maggio
Come riportato nell’articolo “Overshoot day 2024: in Italia sarà il 19 maggio“, in Italia, seppur registrando un lieve miglioramento rispetto agli anni precedenti, la situazione è particolarmente critica. Il nostro Paese ha già raggiunto il suo Overshoot Day il 19 maggio scorso.
Sebbene la data dell’Overshoot Day in Italia si sia spostata leggermente in avanti rispetto agli ultimi anni (nel 2023 e nel 2022 era il 15 maggio, nel 2021 il 13 maggio e nel 2020 il 14 maggio), la situazione rimane comunque allarmante. Il nostro Paese si colloca nella metà superiore della classifica globale, con un debito ecologico particolarmente elevato.
Se tutti vivessero secondo gli standard e i consumi degli italiani, sarebbe necessario l’equivalente di 2,6 pianeti Terra per soddisfare i bisogni collettivi.
Questo riflette un alto livello di debito ecologico e un elevato tasso di consumo rispetto alle risorse disponibili. La situazione sottolinea l’urgenza di adottare misure concrete per ridurre il nostro impatto ambientale e promuovere uno sviluppo più sostenibile.
Conseguenze e implicazioni dell’Earth Overshoot Day
Raggiungere il limite delle risorse disponibili e trovarsi “in debito” con il pianeta ha significati concreti e preoccupanti per l’umanità. Con oltre 8 miliardi di abitanti, il nostro consumo supera di gran lunga la capacità della Terra di rigenerare e riassorbire le risorse naturali.
Questo fenomeno è diventato sempre più allarmante nel corso degli anni. Cinquant’anni fa, nel 1974, l’Overshoot Day si verificava il 30 novembre, segnando un superamento del nostro budget annuale di un solo mese. Nel 2004, la data si era anticipata al 2 settembre, e nel 2014 era arrivata al 5 agosto. La continua anticipazione di questa data dimostra un crescente debito ecologico, che indica quanto stiamo esaurendo le risorse naturali del nostro pianeta.
La persistenza per oltre mezzo secolo di questo stato di sovrasfruttamento della natura ha portato una drastica perdita di biodiversità, con molte specie animali e vegetali che sono ormai estinte o in grave pericolo. L’eccesso di gas serra di origine antropica nell’atmosfera ha contribuito a cambiamenti climatici significativi. Gli effetti stanno diventando sempre più evidenti: le ondate di calore diventano più frequenti e intense, gli incendi boschivi sono più distruttivi, le siccità si fanno più severe e le inondazioni più devastanti. Questi fenomeni estremi non solo minacciano gli ecosistemi naturali, ma rappresentano anche un grave pericolo per la nostra stessa sopravvivenza.
Il crescente debito ecologico indica una crisi sistemica che richiede azioni urgenti e concrete per invertire la rotta. È fondamentale adottare misure per ridurre il consumo di risorse, limitare le emissioni di gas serra e promuovere pratiche sostenibili che possano garantire un futuro abitabile per le generazioni a venire. Il nostro continuo superamento delle risorse disponibili rappresenta una chiara chiamata all’azione per ripristinare l’equilibrio ecologico e affrontare con serietà la crisi climatica.
Soluzioni per rallentare l’EOD
Secondo il WWF esistono molte soluzioni che possono essere adottate a livello di comunità o individualmente per avere un impatto significativo sul tipo di futuro in cui investiamo:
- se usassimo l’energia generata per il 75% da fonti rinnovabili (rispetto al 39% attuale) potremmo spostare in avanti l’Overshoot day di 26 giorni;
- il risparmio e l’uso di tecnologie di efficienza energetica esistenti per gli edifici, i processi industriali e la produzione di energia elettrica potrebbe far recuperare altri 21 giorni.
“Se fino agli anni 60 l’umanità era più o meno in equilibrio con la Natura, di anno in anno la data si è spostata scalando il calendario, per arrivare oggi all’inizio di agosto. Ciò significa che l’umanità è in overshoot ecologico da oltre 50 anni. Vivere costantemente al di sopra delle possibilità fisiche del nostro Pianeta è una possibilità limitata nel tempo, rischiamo un disastro ecologico: i beni e i servizi che sono alla base delle nostre società ed economie sono tutti prodotti da ecosistemi sani e funzionanti. Abbiamo ormai molte soluzioni mirate per invertire il sovrasfruttamento delle risorse e sostenere la rigenerazione della biosfera nella quale viviamo. Le opportunità provengono da tutti i settori della società. Anche solo mettere mano ai sistemi alimentari potrebbe ridurre il nostro debito: dimezzare il consumo di carne farebbe guadagnare altri 17 giorni, eliminare perdite e sprechi alimentari che affliggono il pianeta altri 13 giorni. È indispensabile agire ora e non perdere più tempo prezioso”, afferma Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità del WWF Italia.