La Commissione Europea propone di rafforzare la tutela dell’ambiente attraverso il diritto penale.
La Commissione europea ha adottato una proposta per una nuova direttiva che ha l’obiettivo di reprimere la criminalità ambientale, onorando un impegno chiave dell’European Green Deal. Tale proposta intende rendere più efficace la protezione dell’ambiente obbligando gli Stati membri ad adottare misure di diritto penale.
La nuova direttiva definisce nuovi reati ambientali, fissa un livello minimo di sanzioni e rafforza l’efficacia della cooperazione in materia di applicazione della legge. Inoltre, contribuirà a proteggere la natura e le risorse naturali nonché la salute pubblica e il benessere.
Principali obiettivi della proposta
Tra i nuovi reati ambientali proposti vi sono il commercio illegale di legname, il riciclaggio illegale di navi e l’estrazione illegale di acqua. Nella proposta sono poi chiarite le definizioni dei reati ambientali, in vigore, con lo scopo di dare più certezza all’applicazione del diritto.
Per quanto riguarda le sanzioni, la Commissione propone di fissare un minimo comune denominatore: se il reato causa o rischia di causare la morte o lesioni gravi a una persona, gli Stati membri devono prevedere almeno la reclusione fino a dieci anni. La proposta suggerisce, inoltre, delle sanzioni aggiuntive tra cui il ripristino delle condizioni naturali, l’esclusione dall’accesso ai finanziamenti pubblici e alle procedure di appalto e la revoca delle autorizzazioni amministrative.
La proposta mira inoltre a rendere più efficaci le indagini e i procedimenti penali pertinenti, fornendo sostegno agli ispettori, alla polizia, ai pubblici ministeri e ai giudici attraverso formazione, strumenti investigativi, coordinamento e la cooperazione nonché promuovendo una migliore raccolta di dati e statistiche. Ogni Stato membro dovrà elaborare strategie nazionali che garantiscano un approccio coerente a tutti i livelli di applicazione e la disponibilità delle risorse necessarie.
La direttiva, poi, fornirà un contributo alle indagini e ai procedimenti giudiziari transfrontalieri. I reati ambientali, infatti, hanno spesso un impatto su diversi paesi o hanno effetti transfrontalieri (come nel caso dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo). Le autorità di contrasto e giudiziarie possono affrontare questi crimini solo quando lavorano insieme oltre i confini nazionali.
Agli operatori del settore sarà offerta una piattaforma per le discussioni strategiche e fornita loro assistenza finanziaria. Infine, poiché la criminalità ambientale è un fenomeno globale, la Commissione continuerà a promuovere la cooperazione internazionale in merito.
Dichiarazioni di alcuni membri del Collegio
“La distruzione intenzionale del nostro ambiente naturale minaccia la nostra sopravvivenza come umanità. Lasciare che i trasgressori agiscano impunemente mina i nostri sforzi collettivi per proteggere la natura e la biodiversità, combattere la crisi climatica, ridurre l’inquinamento ed eliminare i rifiuti. Gravi abusi devono essere affrontati con una risposta seria, e la proposta di oggi pone le basi per questo”, ha dichiarato Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo del Green Deal europeo.
Věra Jourová, Vicepresidente per i Valori e la trasparenza, ha dichiarato: “L’ambiente non conosce frontiere e i reati contro di esso hanno ripercussioni negative in tutti gli Stati membri. Dobbiamo utilizzare tutti i mezzi possibili per proteggerlo a livello unionale, e il diritto penale è uno di essi. La presente proposta fornirà alle autorità di contrasto e alla magistratura gli strumenti per agire in modo più efficace contro i reati ambientali in tutta l’Unione.“
“I reati ambientali causano danni irreversibili e a lungo termine alla salute delle persone e all’ambiente. Tuttavia, attualmente sono difficili da indagare e portare davanti alla Corte e le sanzioni tendono ad essere deboli. Ecco perché dobbiamo rafforzare il diritto penale ambientale. In un momento in cui la comunità internazionale discute il crimine di ecocidio, un alto livello di protezione ambientale è importante non solo per il presente, ma anche per le generazioni future, in quanto raddoppiamo i nostri sforzi per combattere il degrado ambientale.” ha commentato Virginijus Sinkevičius, commissario per l’ambiente, gli oceani e la pesca.
Secondo il commissario per la giustizia, Didier Reynders, la proposta si basa sugli insegnamenti tratti e sull’esperienza acquisita negli ultimi anni e affronterà direttamente le cause alla radice che hanno impedito alla protezione dell’ambiente di essere efficace come dovrebbe.
Per ulteriori informazioni
Un comunicato stampa, un elenco di domande e risposte e una scheda informativa contenente maggiori informazioni sono disponibili online.