I probiotici e gli effetti positivi sulla performance, sulla composizione corporea e sulla qualità della vita del runner amatoriale.
Uno studio controllato in doppio cieco ha dimostrato gli effetti positivi dell’integrazione probiotica sulle prestazioni dei runner amatoriali, sulla composizione corporea e sulla qualità della vita.
Il nemico del runner: l’intestino
L’attività fisica comporta numerosi benefici per il corpo, ma può essere anche un grande stress per l’apparato gastrointestinale.
Diversi studi sostengono che il 70% dei runner che si allenano con intensità registrano problemi intestinali: dolori addominali, gorgoglii, diarrea, durante o dopo la corsa.
La causa pare essere imputata alla corsa stessa: il ballonzolare degli alimenti nello stomaco, il ridotto afflusso di sangue all’intestino e l’abbassamento delle difese dell’intestino lasciano campo libero ai batteri presenti, generando problemi.
Anche la dieta del runner può influenzare il corretto funzionamento dell’intestino. Un’alimentazione ricca di proteine e carente in carboidrati, l’uso di integratori di proteine e bevande sportive, tutto concorre ad un maggiore rischio di problemi intestinali. Al contrario, un ridotto consumo di fibre può portare al problema opposto, ovvero la stipsi.
Gli studi suggeriscono che il consumo regolare di probiotici – i batteri buoni che si trovano regolarmente negli alimenti fermentati – può rafforzare il rivestimento dell’intestino e diminuire il livello di infiammazione in tutto il corpo. Questo limita i danni al sistema gastrointestinale e causa meno problemi durante lo sforzo.
Lo studio
Uno studio pubblicato sul Journal of Exercise Science & Fitness, ha analizzato la salute intestinale di diciannove runner sani e attivi. Quindici uomini e quattro donne, con un’età media di 29,11 anni, si sono offerti volontari per partecipare a questo studio controllato in doppio cieco.
Sulla base delle prestazioni del test di corsa di Cooper di 12 minuti (CRT), i partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi:
- Un gruppo ha assunto per cinque settimane un integratore probiotico contenente lactobacillus acidophilus e bifidobacterium longum;
- L’altro gruppo un placebo contenente solo maltodestrina.
Prima e dopo l’intervento, tutti i partecipanti sono stati valutati per CRT, stabilità emotiva e sintomi gastrointestinali, composizione del microbiota intestinale, composizione corporea e indicatori di risonanza magnetica (MRI) della microcircolazione del muscolo scheletrico.
Benefici dell’integrazione di probiotici
Al termine del periodo di analisi, il gruppo di runner che aveva assunto i probiotici ha registrato un miglioramento generale nello stato di salute. Nel dettaglio, sono stati evidenziati un aumento significativo del punteggio CRT, un netto miglioramento nei sintomi gastrointestinali, con una significativa diminuzione dei casi di stipsi, e dei loro effetti sulla qualità della vita.
Gli stessi indicatori sono invece rimasti invariati nel gruppo di controllo, con un significativo effetto di interazione gruppo-tempo sui sintomi gastrointestinali.
Inoltre, anche alcuni indicatori del ciclo metabolico MRI del muscolo scheletrico della coscia sono cambiati, in meglio, nel gruppo dei probiotici.
Per quanto riguarda l’abbondanza del microbiota, il gruppo dei probiotici ha mostrato, come atteso, un aumento significativo dell’abbondanza di batteri benefici e una diminuzione significativa dell’abbondanza di batteri dannosi.
Significato clinico
Per i runner che si allenano intensamente, i probiotici possono quindi migliorare le prestazioni atletiche ottimizzando l’equilibrio del microbiota intestinale, alleviando i sintomi gastrointestinali e mantenendo “in sicurezza” la propria attività intestinale.
Molto però può fare anche la dieta sportiva, che deve essere bilanciata e tale da non stressare l’intestino.